mercoledì, febbraio 07, 2007

Del provarci


Derby

Vi racconto una storia.

Le protagoniste sono le Banane.
Qualche mese fa, appena arrivato in Australia, ci fu un enorme ciclone.
Una di quelle furie distruttive a cui i metereologi appioppano nomuncoli da scorreggia.
Tipo l'uragano Farty.
O la trombetta d'aria Fuffy.
In realta' qua i cicloni sono cose serie.
Vittime.
Case distrutte.
E intere regioni agricole rase al suolo.
A subire i danni piu' ingenti fu la regione tropicale.
Dove si coltivano le banane.
Appunto.
Il prezzo balzo' in poche settimane da 2 dollari e spiccioli al chilo a 12.
A volte adirittura 15 dollari per un mezzo casco.
Sui bancali dei supermercati a fianco delle banane venivano esposti cartelli.
A volte scritti a mano.
Con scritto sopra: "Scusateci per il prezzo delle banane, purtroppo il ciclone ha distrutto la quasi totalita' dei raccolti".
Fin qui nulla di strano.
Se non un pizzico di filantropia che dalle nostre parti sta sparendo pian pianino.
La cosa strana e' che gli australiani aumentarono il consumo di banane in quel periodo!

I miei cari economisti potranno obiettare.
Che somari questi australiani.
Perche' non importano quintalate di banane Chiquita dall' Ecuador?

Provate a fare la stessa domanda a un australiano medio.
La sciura Maria per intenderci.
Vi ride in faccia.
La priorita' e' proteggere la propria economia.
Provate a osservare sulla tavola di un australiano.
Su trenta prodotti, ventinove avranno scritto Made in Australia.
E non e' un caso.
Un signore di Margaret River, al supermercato, compra le uova prodotte a Margaret River.
E se lo guardi strano ti dice che e' un buon modo per sostenere la comunita'.

Un'altra cosa divertente.
In Australia c'e' questa cosa strana che a me fa impazzire, ma molte persone al solo odore vomitano.
E' la vegemite.
Un estratto di grano e lievito piu' nero della pece e piu' salato del mar morto.
Ma poco importa.
Se un Australiano ti chiede:"Ti piace la Vegemite?"
E tu rispondi:" Si, ma preferisco la Marmite (che e' la stessa cosa, ma prodotta in Nuova Zelanda)"
Ti fulmina con gli occhi.
Prima cosa e'.
Proteggere e sostenere il made in Australia.

Ora.
Un anno fa finivo il master in Bocconi.
In realta' il mio master fini' qualche mese prima.
Ben prima del reale termine dei corsi.
Spazzando via quel poco che rimaneva di un interesse nei confronti di una cosa bellissima governata da avidi ratti.
Sottindendo all'Economia.
Fini' quando un'infervorata professoressa di una materia fuffa che si chiamava tipo Economia e Mercati Internazionali.
Dall'alto della economica scienza profusa.
Addusse.
Bisogna ESTERNALIZZARE.
I costi in Italia sono troppo alti.
Dobbiamo andare a produrre in Romania, in Bulgaria e cosi' via.
Ma dobbiamo proteggere il marchio.
Dobbiamo proteggere il Made in Italy.
Salvo poi chiamare il marchio...
Brand.
Icona e marchio delle stronzate "made in" una mente lentamente mangiucchiata dalle camole del miele.

A me sinceramente sembra di vedere il signorotto di paese che ha una moglie fighissima.
Ventenne.
Bionda.
Col culo di marmo.
Che si scopa pure il giardiniere.
Ma poi alle feste signorotto e teenager ci vanno assieme per tenere pulita la facciata del loro matrimonio.

Come puoi avere il coraggio di insegnare una cosa del genere a ragazzi che tra qualche anno magari saranno dietro le cabine di comando di aziende e multinazionali.
Come puoi dire a uno studente.
Fottitene del tuo territorio.
Punta al profitto.
Punta al profitto.
Punta al profitto.
Devi raggiungere l'obiettivo.

Il profitto e' cio' che ci tiene in vita.
Ma deve essere compatibile con quello che ci sta attorno.
E qui e' sempre valido il sano e rustico principio del comincia a preoccuparti del tuo piccolo.
Prima di pensare a bilanci milionari.
Che se no i risultati sono Telecom.
E Parmalat.
Sono i Tronchetti Provera.
Re del passivo.
Sono i Tanzi.
Re del sottrarre.
Perche' il ladro ruba.
Il milionario sottrae.

L'Australia.
Questo continente meraviglioso.
Nella sua bellezza ha mille e piu' controsensi.
Cose che a volte non mi piacciono.

Ma questo attacamento di ogni australiano al proprio stato e' una cosa davvero grandiosa.
E' bello vedere che un continente.
Al di la' di convinzioni politiche cerca di remare dalla stessa parte.
Che a volte il colpo di remi piu' forte del mondo non e' un qalcosa di trascendentale.
E' una signora di settant'anni che al supermercato si mette gli ochiali da vista per leggere se quello yogurt l'anno prodotto nel suo paese.

Come quando io e mia nonna andavamo a comprare le uova dalla Sciura Rina di Verghera.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

e bravo riccardino che non ha imparato la lezioncina a memoria e la va a ripeter in giro senza che la sua mente elabori!
mi sarei stupito del contrario!
sono pienamente d'accordo, credo che in Bocconi sia profusamente diffuso uno stampo di fondamentalismo di libero mercato, matrice americana al 100% perche' altro non sanno imitare, sempre 20 anni dopo e senza guardare le cagate che queste hanno provocato nel tempo intermedio! Cosi' l'italia si dimostra lo studente che tu non sei, cioe'impara la lezione e la va a ripetere a memoria senza guardare agli effetti ma soprattutto senza elaborare ...cazzo...elabora....fai due ragionamenti del perche' in Asia son 15 anni che crescono con la media del 10% e tu dello 0,02 0,6!
ti dico che chi ha segiuto quella logica oggi si e' sputtanato e chi ha fatto il contrario oggi e domani dominera', guarda a caso India e Cina!
L'unica via dell'america e' esportare quindi dovra' convicere tutto il mondo a comprare la sua merda perche' loro sono nella merda con un debito che ogni anno non si allarga ma dilata! e non crediamo che l'euro sia forte a 1,30 fara' anche di piu' ma solo perche' il dollaro costera' di meno e costera' di meno comprare quella merda che gli americani vogliono mandarci!

ma quadre sulla vegemite che dici essere prodotta in Australia c'e' il marchio Kraft .....
e' questa e' americana cazzo!
qualcosa non quadra!

Mape

9:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

e bravo riccardino che non ha imparato la lezioncina a memoria e la va a ripeter in giro senza che la sua mente elabori!
mi sarei stupito del contrario!
sono pienamente d'accordo, credo che in Bocconi sia profusamente diffuso uno stampo di fondamentalismo di libero mercato, matrice americana al 100% perche' altro non sanno imitare, sempre 20 anni dopo e senza guardare le cagate che queste hanno provocato nel tempo intermedio! Cosi' l'italia si dimostra lo studente che tu non sei, cioe'impara la lezione e la va a ripetere a memoria senza guardare agli effetti ma soprattutto senza elaborare ...cazzo...elabora....fai due ragionamenti del perche' in Asia son 15 anni che crescono con la media del 10% e tu dello 0,02 0,6!
ti dico che chi ha segiuto quella logica oggi si e' sputtanato e chi ha fatto il contrario oggi e domani dominera', guarda a caso India e Cina!
L'unica via dell'america e' esportare quindi dovra' convicere tutto il mondo a comprare la sua merda perche' loro sono nella merda con un debito che ogni anno non si allarga ma dilata! e non crediamo che l'euro sia forte a 1,30 fara' anche di piu' ma solo perche' il dollaro costera' di meno e costera' di meno comprare quella merda che gli americani vogliono mandarci!

ma quadre sulla vegemite che dici essere prodotta in Australia c'e' il marchio Kraft .....
e' questa e' americana cazzo!
qualcosa non quadra!

Mape

9:51 PM  
Blogger Luca said...

A me piace il vegemite, a Gio il marmaite...ma nessuna guerra intestina.
Bella.

Musico.

2:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

a quadre visto che in italia siamo cosi' coglioni perche' non mi mandi qualche vino australiano che a pari qualita' con minor costo magari a quache enoteca riusciamo pure a piazzarlo!

sembra da pazzi ma per me funzionerebbe!
Mape

9:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

a parte che mi sa che la kraft è tedesca...comunque:

Dear Ms Riva

Thank you for contacting Kraft Foods Australia via our website feedback
form.

Vegemite is manufactured in Australia and has been loved by Australian
consumers for over 80 years'. At this time Vegemite is not exported to
United States.

Vegemite is a vegetarian product and consists of yeast extract (made from
brewer's and baker's yeasts), salt, mineral salt (508), malt extract (from
Barley), natural colour (150d) (contains Preservative 220), flavours (celery
and onion), folate, thiamine (B1), riboflavin (B2) and niacin (B3).

We hope this information assists you and if you require any further
assistance please do not hesitate to contact our Consumer Advisory Service
via email at australia@kraftasia.com.

Kind regards
Deanne Pownall
Kraft Foods Limited
Consumer Advisory Team

11:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

ma cmq sia il marchio kraft non e' australiano!

10:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

Un bel saggio di economia. Non ti facevo anche queste qualità.

C'è ancora la sciura Rina di Verghera?
Avevo un bel cliente, da quelle parti.
In luglio lavoravano solo al mattino. Quante volte, in vari anni, sono capitato là di pomeriggio e trovavo tutto chiuso.

Mandaci altri saggi sulle abitudini australiane. Credo che qui in Italia avremo bisogno di imparare!
Saluti dall'Italia.

Marshall

9:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

A grandissimo animale!!!!!!
Dopo esserci sentiti il 24 dicembre sei sparito!!!!
Ti ho anche scritto a Gennaio per incontrarci a Melbourne ma nulla!!!!
Cazzo potevi rispondere che ci beccavamo!!!!
Dio Bon!!
E' un mese che sono tornato e devo dire che la Great Ocean è paurosa!!!!!!!!
Ti sei fermato ad Adelaide????Mado!!!!Che figo!!!!E la Barossa Valley?????Zio, guarda che è lì che fanno il vino più buono e famoso d'Australia!!!!!!
Ti amo....
Dammi una ciocca di capelli.......

12:06 PM  

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