lunedì, febbraio 05, 2007

Nullarbor



Nullarbor Plain.
Dove non crescono le piante.

Solo sterpaglia, prateria, bush.
Plain.
Piatto come un tavolo da biliardo.
Il dettaglio e' la grandezza.
Spagna, Portogallo e Francia tutti assieme appassionatamente.
Tre fusi orari.
Abitanti.
Non piu' di mille.
Roadhouse a duecento chilometri l'uno dall'altro.
Giusto per dar da bere a Forrest.
E in mezzo il nulla.
Un nulla apparente.
Perche' come al solito la natura vince.
Basta fermarsi e camminare a poche decine di metri dalla strada.
La vita tra i fili d'erba secchi e' grandiosa.
Serpenti, ragni, bisce, lucertole e formiche giganti.
Giganti nel senso di cinque centimetri!
E la notte si balla.
Opossum, conigli, gatti selvatici.
Canguri e Wallabies a non finire.
Il cielo e' Falchi e a volte Aquile.

Ma c'e' di piu'...



I cammelli.
Mamma li turchi.
Guidare per ore nel mezzo del deserto australiano e incrociare un cammello.
Che il sole sembra farti brutti scherzi.
In realta' i cammelli in Australia hanno una storia bizzarra.
Anni fa ci fu un'ondata migratoria di Afghani.
Alcuni attratti come molti dalla Gold rush (la corsa all'oro).
Altri attratti dai soldi del governo che stava costruendo la ferrovia piu' pazza del mondo.
E quale animale migliore del cammello per lavorare a sessanta gradi?
Finiti i lavori ci fu un piccolo problema.
Le jeep per tornare ad Adelaide erano una decina.
Gli uomini da trasportare circa cinquanta.
I cammelli duecento.
Si narra di fatiche immense.
Tutte volte a caricare su ogni jeep otto uomini e sessanta cammelli.
Purtroppo il campione del mondo di Tetris sarebbe nato alcuni anni dopo.
Dopo ore e ore di consiglio si decise di lasciare i cammelli liberi di girovagare nel deserto.
Ai cammelli il deserto ci piacque a dismisura.
Trovata una piccola Oasi ci costruirono un Resort.
E si ritirarono a meditare.
Vabbe' dai.
Non solo meditare, viste le colonie di piccoli cammellini.

Un'altra storia assurda sul Nullarbor e' quella dei conigli.
Fine Ottocento inizo Novecento un certo signor inglese che si chiamava James Non Mi Ricordo Il Cognome decise di emigrare in Australia.
Nella sua valigia c'erano: una mazza da cricket, un cappello bianco da cricket, una tuta bianca da cricket, delle scarpe bianche da cricket, i panini e le birre che avrebbe consumato durante la bianca partita di cricket.
Fin qui nulla di male.
Purtroppo nella mano sinistra, oltre al biglietto della nave, aveva una gabbietta contenente dodici piccoli coniglietti.
I nomi erano: Attila, Adolf, Caligola, Saddam, Gustavo, Pol Pet, Benny e cinque conigliette che a detta di tutti erano davvero delle bombe.
Le piccole sette furie, infiammate dalle rispettive cinque fidanzate, dichiararono una festa grande della durata di cinque giorni.
Si narra di bevute epiche.
E di dopo bevute ancora piu' grandiose.
La festa si prolungo' per una decina di anni.
Il risultato furono alcune nascite, come dire, non desiderate.
Dopo dieci anni i conigli erano dieci milioni.
Per davvero.
Che senza un vero e proprio predatore divennero i cento milioni che popolano ora il Nullarbor.
Con risultati sulla vegetazione a dir poco devastanti.
Che manco se aveste messo assieme Attila, Adolf, Caligola...ops... ahhhhhhh!!!

E fa effetto leggere di monumenti dedicati ai primi cacciatori di conigli.
Rabbit Hunter.
Eroi a loro modo di un ambiente che doveva ripulirsi dalla fauna d'importazione.



Il Nullarbor poi detiene un record.
Il longest straight strech of australia.
Il tratto di strada perfettamente rettilineo piu' lungo del continente.
146,6 chilometri senza una curva.
Dritti come un binario.



Purtoppo questa e il Nullarbor stesso sono un'altra di quelle cose che non ci sono ne parole ne foto.
E non lo dico per fare invidia alla gente.
O per fare quello che ha fatto esperienze inenarrabili.
Il fatto e' finche' non ci sei dentro al cento per cento.
Su una strada che e' strada e pista d'atterragio degli aerei.
Con il sole che va giu' piano piano piano tingendo tutto di rosso.
Che magari sei nel tratto che costeggia l'Oceano del sud a sessanta metri d'altezza sul fiordo che si butta a picco nel mare.
Con il vento fresco che ti arriva dopo una giornata torrida.
Con la luna piena da una parte e il sole infuocato dall'altra.
E i Sigur Ros da sottofondo.
Allora e' davvero impossibile trasmetterlo.

Vi vorrei qua con me.

Stay tuned.
Che chi non viene sul blog e' fauna da importazione.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ci verrei e subito!!!!!!!!! e' quasi impossibile anche pensarlo. i costumi sono fuori di testa il tuo portalo a casa voglio vederti dal vivo vestito da asterix,se vuoi arganizziamo una festa in costume. baci baci

9:12 AM  
Anonymous Anonimo said...

Il signore dei conigli si chiamava Thomas Austin, come la marca automobilistica. Non ricordo la nazionalità, ma forse era olandese.
Esiste veramente quel cartello? Sembra fatto da buontemponi, da gente a cui piace scherzare: Rome 15558 km.

Marshall

10:02 PM  

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