mercoledì, gennaio 10, 2007

Diavoli e (quasi) Paperi


Tasmanian Devil

Tasmania.
E vita selvatica.


Wedge Tailed Eagles (una bomba)

Avevo sei anni.
In centro a Gallarate.
A spasso con mio papa' la domenica mattina.
Quella che sa di aria fresca d'inverno e sole negli occhi.
Che si passa davanti all'edicola.
Mi compra un album delle figurine.
Tema.
La natura.
Apriamo il pacchetto di figurine in omaggio nell'album.
La prima raffigura un animale strano.
Il piu' strano in assoluto.
Un'invenzione incomprensibile.
Ornitorinco.
Un mammifero che vive nell'aqcua.
Depone le uova.
Allatta i piccoli.
Ha i piedi da talpa.
La coda da lontra.
E il becco da papero.
Un collage della natura.
Perche' la natura non butta via niente.
Con i pezzi di scorta si inventa una delle creature piu' incredibili del pianeta.
Che abita la Tasmania e i suoi mille fiumi.


La sera leoni..


La mattina...

E poi.
Il Diavolo della Tasmania.
Il filosofo Kierkegaard aveva un idea sull'inquietudine.
La chiamava "il pungolo nelle carni".
Quel qualcosa che ti tormenta dentro.
Il diavolo della Tasmania sembra averne in corpo trenta.
Di questi pungoli.
Non puo' stare fermo.
E' combattuto.
Corre, salta.
Lotta.
E poi urla.
Versi tremendi.
Che non te lo aspetti.
Perche' sembra un orsetto.
Da farci i peluche per i bambini.


Tazzie

Storie di apparenze che ingannano.
Ancora una volta.
Vive soltanto in Tasmania.
Da qui il nome.
Dopo un periodo in cui era vicino all'estinzione ora sembra essere in ripresa.
Magari i mercati mondiali dovrebbero chiedergli un consiglio.

Stay tuned.
Che chi non viene sul blog lavora per la Enron.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

che meraviglia!!!!!!!!!!! portami a casa un animaletto.

7:47 PM  

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