martedì, settembre 26, 2006

Wyndham



Wyndham.
Citta' piu' a nord del Western Australia.

Semideserta.
Si perche' qua ci si prepara alla lunga stagione delle piogge.
Tre mesi di temporali.
Che dove ora e' deserto, allevamento, pascolo e strada, tra dicembre e marzo si trasforma in un immenso lago.


Wyndham, la videoteca e la commessa...

Wyndham non e' una tappa obbligatoria.
Ci si va se qualcuno ti ha detto di andarci.
E tutti quelli che ci sono stati ne portano un gran ricordo.
E' famosa per due cose.
La prima sono i coccodrilli, e di questo te accorgi appena arrivi.
Dicono che il golfo su cui sorge sia uno di quelli "ad alta concetrazione".
Ma il vero gioiello e' la Five Rivers Hill.
Forse Forrest non la pensa cosi' perche' la salita e' davvero impegnativa.
Ma.
Da questa coollina si ha una vista completa del golfo e dei cinque fiumi che si gettano contemporaneamente in mare.
Da qui il nome Five Rivers.

Qui incontro una compagnia davvero assortita e divertente.
Caso vuole che sia il compleanno di Glenn, trentadue anni, sudafricano.
Viaggia con la moglie, i due figli e il cane Sonny, un dingo domestico.
Yvonne fa da maestra a Trevor, il figlio di otto anni.
Spostandosi ogni giorno non puo' frequentare regolarmente nessuna scuola.
Ma e' sorprendente perche' ne sa di costellazioni, piante mediche, culti essoterici e arti marziali.
Mi mostra tutto orgoglioso la scultura che sta facendo: un seme di baobab con incisa una storia aborigena.
Otto anni.
Poi ci sono due ragazze tedesche che viaggiano insieme ad un santone israeliano.
Una e' davvero un genio con la chitarra e soprattutto conosce tutte le canzoni di Jewel cosi' la serata diventa a tema.
Dopo un numero spropositato di brindisi conditi da un tramonto con vista sulla foce dei fiumi Glenn comincia a delirare.
Abbraccia me (e soprattutto le ragazze tedesche) sproloquiando e benedicendo il mondo e gli esseri viventi.
Bless you.
Bless the world.
You're blessing.
Che tu sia benedetto.
E che sia benedetta tu moglie Yvonne, perche' in quella torta nessuno sapra' mai cosa ci hai messo dentro.
Magari la digos...
Mi sa che il piccolo Trevor invece di andare a nanna si e' rititrato nel bush in preda al delirio e ha iniziato a parlare con gli animali.

Stay tuned che chi non viene sul blog e' un seme di Baobab...

2 Comments:

Blogger marshall said...

Nella lettura di quel libro, mi sono imbattuto spesso a leggere la descrizione di quel tipo di recinti ripresi dalla foto.

5:09 PM  
Blogger marshall said...

Se riesci, pubblica una foto di Five Rivers con il colpo d'occhio sui cinque fiumi che si buttano tutti assieme nel mare: deve essere spettacolare!
Non ho mai sentito di un dingo domestico, visto che sono dei piccoli lupi!
digos... cos'è? una parola impronunciabile? una droga? visto che può provocare il delirio.

5:23 PM  

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