sabato, maggio 20, 2006

Bangkok



Bangkok.
Ore 00.00
I gradi sono 40 e l' umidita' e' del 95%.
Piove anche se c'e' il sole.

Fuochi d'artificio.
Ma lo spettacolo lo fanno gli odori.
Odore di cibo.
Pesce fritto cucinato sul marciapide dove due cani fanno l'amore.



Odore di gente.
Che ti sfiorano uomini che spingono il loro carretto pieno di spezie da dieci ore.
E poi le donne.
Quelle che tagliano la frutta in mezzo alla strada e quelle che ti strizzano l'occhio da dietro i portoni.
Ma quello piu' forte e' l'odore dello smog.
Ti entra dentro ne non ti molla piu'.
Citta' di sette milioni di abitanti, ma le macchine sono quasi cinque miloni.
Un delirio.
Come se si disputasse un gran premio, ma le macchine iscitte sono mille e il circuito e' lungo come la via di casa mia.
Tutti vogliono superare, ma nessuno si muove.
Gli unici a capirci qualcosa sono i tassisti.
Il mio si chiama Apiwat Suppamannop. Nome da super eroe.
La sua astronave e' una toyota gialla e verde.
Passa a cento all'ora dove io farei fatica a portare la mia bicicletta a mano.
Saluta le auto gialle, ma insulta quelle rosse e blu.
Non oso chiedere il perche'.
Mi dice che lavora dieci ore al giorno. Alla mattina carica la gente all'aeroporto e la porta in giro per la citta'.
Quando gli va bene gli offrono anche da mangiare.
Quando gli va di lusso gli pagano il bordello.
Ma non gli inglesi, che secondo lui bevono troppo e al bordello non riescono nemmeno ad arrivarci.
Andiamo a mangiare del pesce.
La cosa pazzesca e' che il pesce te lo fanno scegliere quando e' ancora vivo e salta tutto contento nella vasca.
La scelta si fa difficile. Troppe responsabilita'.
Penso che il pesce in questione e' un virtuoso della chitarra, o addirittura e' un pesce scrittore scapestrato in attesa di scrivere sopra un alga il proprio capolavoro.
Chiedo alla signora se e' possibile darmene solo meta', sperando che l'altra meta', magari la coda, possa tornare a giocare con gli amici.
La signora non capisce, forse pensa che sia pazzo.
Non ce la faccio proprio.
Alla fine mi faccio portare dei gamberi.
Che il problema e' presto risolto.
Anche perche'... detto tra noi...
Avete mai sentito di un gambero che abbia mai scritto qualcosa di decente?

10 Comments:

Blogger bianKaneve said...

ben arrivato amico mio...
direi che mai accoglienza fu più destabilizzante per un occidentale: keep on rollin' man!!!

1:44 AM  
Anonymous Anonimo said...

ricky...è fatta. domani vado al consolato per il passaporto. oramai non so se aspetterò fino ad agosto, le acque si sono mosse in fretta. cmq ti chiamo appena ho il passaporto per la compilazione del formulario visa. mio dio...ieri ho visto un documentario su un pulman e i finestrini erano schermi. contemporaneamente. (come sempre si potrebbe dire...ma cmq hai capito cosa intendo...erano schermi su cui proiettavano e non da cui si proiettava, come accade di solito). peace my friend see you soon,. m.d.v.

11:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

ciao riccardo sono la nonna. come stai, hai dormito, hai già fatto tante foto? IO STO BENE. TI MANDO UN BACIO. CIAO GUARDA CHE SONO PRORIO IO.

2:24 PM  
Blogger aroti said...

oh mammma....che meraviglia...continuerò a leggerti sicuramente.
buona avventura.

2:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

zuppa di gamberi!

corri ricky corri!

davide

2:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bella Ricky,
finalmente ce l'hai fatta...finalmente sei partito...Sei solo all'inizio,e a quanto pare il primo impatto a Bangkok è stato di quelli forti.
Ci sentiamo Quadre,ora dovresti essere in viaggio per l'australia.
Ciao Matto

10:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

Direi una città "viva"....una tappa breve ma intensa.....che ti lascerà dei ricordi,forse belli o forse brutti ma sicuramente fort,ricordi fatti di fotogrammi ma soprattutto di..odori...!
E' l'inizio...l'inizio del viaggio....l'inizio del sogno che per troppo tempo è rimasto tale ma che ora non lo è più,ora il sogno è solo un ricordo..ora ci sono gli odori...le esperienze...l'umidità che ti senti addosso,nelle ossa,la gente,le voci,le persone,il sole che ti soffoca.... ora ci sei tu...lo zaiono..e una strada...da percorrere..e vivere...
Buon viaggio

Un "anonimo amico"

11:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

bella l'inquadratura di Bangkok,la Z2 e il tuo okkio ti porteranno a scattare ottime immagini!
bonne voyage
Marco

8:35 AM  
Anonymous Anonimo said...

Bellissimo e destabilizzante...come se da quando tu hai preso l'aereo qualcosa si fosse rotto..invidia, voglia di prendere e partire proprio come hai fatto tu..

Per il momento mi accontenterò di sognare leggendo il tuo blog e poi chissà........

Un bacio grande e non sparire!

Francesca

10:02 AM  
Blogger marshall said...

letto il 30 luglio
Riccardo
perchè non hai mangiato il pesce cotto sul marciapiede? Forse quello era già morto prima della cottura.
Sono meglio le strade di Bangkok o quelle della Brianza?

10:52 AM  

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